No, non siamo qui per parlar male di quello che fino a oggi vi hanno detto. Ci mancherebbe pure. L’intenzione è semplicemente di riuscire a sfatare alcuni miti che vedono i mercati finanziari rischiosi oltre l’immaginabile.

Sono sicuramente finiti i tempi in cui, all’ora di pranzo, vedevamo il giornalista collegato dalla sala delle contrattazioni della Borsa italiana Oramai passa tutto nei canali telematici e sono aumentati esponenzialmente gli strumenti di informazioni per tutti noi. Forse ce ne sono troppi e noi siamo qui per sceglierne qualcuno e condividere un po’ di argomenti utili a farci un’idea indipendente.

Il primo tra è che andiamo su un qualsiasi sito di un Istituto bancario e finanziario e cerchiamo com’è composta una polizza risparmio e quella che ci propone il nostro consulente patrimoniale di fiducia, vedremo che la composizione è la stessa. Un bilanciamento tra i vari strumenti finanziari dove a fare la differenza sono i costi di gestione e il rendimento (ma, soprattutto sul primo di questi argomenti ci torneremo in seguito per un’analisi più approfondita).

E se andiamo ad analizzare i risultati dei mercati finanziari, vediamo che i risultati positivi sono di molto superiori di quanto solitamente non si pensi. Gli alti e i bassi delle singole giornate di contrattazione, che vediamo sui media, se guardati nell’arco di un anno prendono un’altra luce. Se confrontati su un arco temporale di 15-20 anni, la media di una polizza risparmio.

E’ cosi che si scopre che, nonostante la pandemia, gli indici americani hanno continuato a correre alla grande. Lo S&P500, l’indice della Borsa di New York, a fine 2020 ha segnato un +16,3%. Ma una rondine non fa primavera direbbe qualcuno e, allora, gli ultimi 30 anni forse sono più chiarificatori. Tra il 1990 e il 2020, 22 sono stati gli anni dove a sventolare a fine anno era la bandierina verde, 8 quelli in rosso e solo 1 in pareggio e, numeri alla mano, alla fine di tutto questo periodo, chi aveva investito una cifra X nel 1990, l’ha vista crescere del 289%.

Questo, naturalmente, è un esempio molto semplicistico di quelle che però possono essere le potenzialità di rendita dei nostri capitali se si ha la pazienza di informarsi, di cercare un serio consulente patrimoniale che, alla fine dell’analisi del nostro portafoglio, ci possa consigliare, la strada giusta per la nostra tranquillità finanziaria. Senza dover lasciare una cospicua fetta del nostro patrimonio in commissioni.

Il sogno di ognuno di noi è sempre quello che poter stare tranquilli quando si mette qualcosa da parte. Sotto il materasso, lo sappiamo, l’unico che ingrassa è il topolino. Con un po’ di informazione in più invece, ci guadagniamo tutti. La serenità finanziaria inizia, prima di tutto, dalla informazione.

Confrontarci è sempre un piacere e in due si ragiona sempre meglio.

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